Giochiamo a “Corsa al 20” alla lavagna con Pikachu!
E poi sfidiamoci a coppie sul quaderno!
In classe seconda abbiamo costruito il tabellone da 0 a 20 per giocare sul quaderno e alla lavagna. Abbiamo scritto le regole: si gioca a coppie e a turno si sceglie se andare avanti di una oppure di due caselle. Il primo giocatore parte da 0, poi il secondo continua da dove è arrivato il compagno. Vince chi arriva esattamente alla casella 20.
Per capire bene le regole ci siamo sfidati prima alla lavagna usando come pedina Pikachu. Poi, dopo aver fatto un po’ di prove, i bambini si sono sfidati a coppie sul quaderno usando il loro tabellone e degli oggetti per segnare dove erano arrivati di volta in volta.
Sembra un gioco semplice, ma in realtà per vincere è fondamentale usare la strategia e capire “l’algoritmo” che sta sotto alle mosse vincenti del gioco. I bambini ad esempio hanno capito immediatamente che per “costringere” l’avversario a farti vincere bisogna raggiungere la casella 17. A quel punto l’avversario non ha scampo!
E allora come costringere l’avversario a cedere la casella 17? Come possiamo individuare a ritroso le caselle “vincenti”?
Uno splendido gioco che allena non solo nel calcolo, ma soprattutto nella logica e nella strategia. Perfetto per le classi seconda, terza, ma anche quarta!
Utile e in più molto divertente!
Di seguito vi riporto meglio spiegate le regole e un esempio di gioco di Corsa al 20. E’ un gioco apparentemente semplicissimo e banale, ma che sottende un’interessante strategia che può essere scoperta passo passo dai bambini e farli arrivare a sviluppare una logica di gioco.
Si può utilizzare come modo per ripassare le operazioni in classe seconda oppure anche più avanti, per arrivare a considerazioni matematiche più elaborate e interessanti.
Si gioca su un percorso a caselle che vanno da 0 a 20. Il percorso può essere costruito facilmente dai bambini sul quaderno. Si spiega ai bambini che l’obiettivo del gioco è arrivare a 20.
Si gioca in due, a turno. Il primo giocatore sceglie se dire “Uno” o “Due”. Il secondo giocatore può scegliere di sommare 1 o 2 al numero dichiarato dal compagno e dire a voce alta il nuovo risultato. Poi tocca di nuovo al primo giocatore che può scegliere di nuovo se aggiungere uno o due. Per facilitare il gioco si può usare un segnalino da posizionare sulle caselle del percorso e da spostare di volta in volta.
Chi per primo arriva a 20 ha vinto.
Si può aggiungere solo 1 o 2 ad ogni turno.
Ad esempio, giocano il bambino A e il bambino B.
A dice 2
B dice 4
A 5
B 7
A 9
B 10
A 12
B 14
A 16
B 17
A 19
B 20
Vince B!
Inizialmente si può partire facendo degli esempi e sfidando un bambino alla volta per vedere chi riesce a vincere.
Poi si può dire ai bambini di giocare a coppie autonomamente.
Man mano che i bambini vincono o perdono, si può domandare loro quali strategie possono essere funzionali per arrivare alla vittoria.
Si può suggerire loro di appuntarsi di volta in volta i numeri che si generano ad ogni partita.
Ben presto i bambini si accorgeranno che chi riesce a dire “17” è il vincitore sicuro del gioco. Possiamo chiedere perché questo avvenga e come si può fare per essere sicuri di arrivare a 17.
Un’altra variante del gioco è proporre la sfida a squadre.
La classe si divide in due gruppi e ogni volta un rappresentante dei due gruppi va alla lavagna e si sfida con l’altro. I compagni di squadra possono dare indicazioni al rappresentante tra una partita e l’altra, ma durante una singola partita non possono comunicare con il compagno, mentre è alla lavagna.
Le squadre poi possono ragionare sulle strategie di gioco che portano alla vittoria ed elaborarle in una serie di punti o regole che secondo loro sono vincenti.
Si può anche cambiare leggermente il gioco e complicarlo dicendo ai bambini che, questa volta, possono aggiungere 1, 2 oppure 3 al numero precedente, cercando sempre di arrivare a 20.
A questo punto che cosa cambia rispetto alle strategie?
Oppure cambiare numero di arrivo, ad esempio 25…
Insomma, da un banale esercizio di addizioni si può arrivare a discutere di strategie vincenti nella soluzione di un problema!
Interessante, non trovate?
Io ho proposto questo tipo di sfida ai miei alunni di classe seconda e di classe terza durante i primi giorni di scuola.

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1 Comment
Attività realizzabile ovunque, adatta a tutti, divertente. Grazie!!!!!