Faccio subito una premessa importante.
Il nostro tempo in classe è limitato: abbiamo poche ore da dedicare alle nostre discipline e sappiamo bene che non sempre è facile riuscire a svolgere tutto quello che nella nostra mente ci eravamo prefissati in quel lasso di tempo, soprattutto quando si propongono attività laboratoriali e pratiche.
Si potrebbe quindi pensare che il tempo a nostra disposizione vada sfruttato al massimo, iniziando non appena suona la campanella a proporre attività didattiche per “non perdere” nemmeno un minuto.
Ecco, nei miei anni di insegnamento mi sono resa conto che partire a spron battuto, ottimizzare il tempo occupando ogni secondo della lezione fin dal primo suono della campanella non solo non è produttivo, ma non rispetta i ritmi dei bambini, che devono entrare gradualmente nelle proposte e che hanno bisogno (soprattutto quando sono più piccoli…ma anche da grandi!) di routine e di spazi di accoglienza che li rassicurino e li facciano sentire parte attiva di una comunità.
All’inizio della mia carriera ero anch’io un’insegnante che iniziava subito, partiva in quarta: fuori astuccio e quaderno e via… Poi ho incontrato la super maestra Anna, un’insegnante formidabile, che è stata una fondamentale guida e una grande ispirazione per me. Ora è in pensione, ma la sua influenza sul mio lavoro è stata importantissima e non finirò mai di ringraziarla per questo.
Ecco, la maestra Anna ogni mattina non iniziava mai la sua lezione se prima non si avviavano delle importanti routine mattutine che lei chiamava “i saluti”. All’inizio vedendo questa apparente “perdita di tempo” pensavo che fosse un momento superfluo. Ma stando a contatto con lei per un anno intero ho capito via via quanto fosse importante quel quarto d’ora/venti minuti/mezz’ora iniziale per permettere ai bambini di entrare nella lezione con la giusta concentrazione e con il giusto benessere. Senza assilli, con il tempo giusto, ma anche la carica perfetta per cominciare.
Alcune semplici azioni, un gruppetto di bambini che aveva il compito di salutare gli amici proponendo una canzone da cantare insieme, leggendo una notizia curiosa che aveva appena sentito, raccontando un fatto divertente, leggendo una storiella, facendo un balletto, ecc… Questo rendeva l’inizio di ogni lezione più coinvolgente e rendeva tutti partecipi, permetteva di conoscersi meglio e di entrare in relazione.
Ecco perché da allora ho sempre ritenuto fondamentale dedicare i primi minuti della mattina alle routine, per iniziare con attività conosciute, automatiche, ma allo stesso tempo responsabilizzanti e utili per entrare in relazione.
Ovviamente le routine devono essere adatte all’età e calibrate in base alla classe. Per i più piccini le routine devono essere più continue (perché i piccoli hanno bisogno di sicurezze e di continuità con le proprie abitudini), ma più soft, più semplici, lente, ma allo stesso tempo che non richiedano troppa attenzione. Per i grandi invece le routine devono essere più responsabilizzanti: ognuno ha un compito preciso e lo deve portare a termine nei tempi stabiliti e nel modo migliore possibile. Inoltre possono essere approfonditi dei temi più adatti alle classi alte, con tempi di attenzione leggermente più lunghi (contando sempre però di stare in quei 15-20 minuti circa, senza far diventare la routine mattutina un’ulteriore lezione!).
Per gestire le routine mattutine noi utilizziamo il cartellone degli incarichi. In questo modo tutti i bambini hanno il proprio compito ben definito e ogni 15 giorni lo cambiano.
Inoltre noi abbiamo le aule tematiche: i bambini delle tre classi parallele ruotano su quattro aule specifiche per ogni disciplina. Quindi ogni mattina si ritrovano in un’aula diversa e per ogni aula ci sono routine particolari e più adatte alle funzioni di quella specifica aula. Ecco anche perché la rotazione su 15 giorni e non su una settimana: i bambini capitano in un’aula solo alcune ore e quindi solo una/due mattine, quindi svolgerebbero il loro compito per troppo poco tempo se la rotazione fosse più breve.
I bambini incaricati svolgono le routine in contemporanea: ognuno ha il suo compito e quindi i primi 5-10 minuti sono dedicati proprio a svolgere ciascuno la propria funzione. Ad esempio, mentre uno aggiorna il calendario, l’altro segna la temperatura, gli altri svolgono i Today’s number e così via.
La nostra aula Universo è l’aula in cui i bambini svolgono matematica e scienze. Per cui in quest’aula anche le routine mattutine sono dedicate a questi ambiti.
Ma anni fa quando l’Aula Universo non c’era e ciascuna classe aveva la sua tradizionale aula, le routine le svolgevamo lo stesso. Quelle più specifiche per matematica si svolgevano solo quando le prime ore c’era matematica, mentre nelle altre mattine si svolgevano altre tipologie di routine, oppure solamente quelle generiche.
Ora vi elencherò le nostre principali routine mattutine spiegandovi anche da che classe sono state iniziate.
Today's number
Dalla classe seconda in poi.
Un appuntamento giornaliero con i numeri e con i calcoli su un tabellone da compilare.
Di solito si occupano del Today’s number 3 bambini incaricati.
Per prima cosa pescano da una scatolina un numero che dovrà essere analizzato e poi (aiutandosi oppure svolgendo un pezzettino ciascuno) compilano il tabellone.
L’attività diventa una routine solo dopo averla affrontata le prime volte tutti insieme e quindi dopo averla compresa e provata con sicurezza. Io di solito parto in classe seconda (circa da dicembre/gennaio) con una versione semplificata e poi questa routine ci accompagna giorno per giorno fino alla quinta.
Vi rimando a questi due post per comprendere meglio come strutturare l’attività preparatoria prima con tutta la classe e come poi rendere il tutto una routine:
- questa l’attività semplificata per la seconda e la terza
- questa l’attività potenziata più adatta a quarta e quinta.
Per entrambe le attività trovate i materiali da stampare, plastificare e utilizzare in classe come tabellone, come facciamo noi.
Inoltre, l’anno scorso in classe quarta una collega ha portato un tabellone particolare e quindi i bambini si sono cimentati nel Today’s number anche in inglese! Su di esso infatti dovevano leggere e compilare le consegne in inglese e scrivere i numeri in parola in questa lingua!
Da quanti giorni siamo a scuola?
Dalla classe prima/seconda in poi.
Anche questa attività si può iniziare in classe seconda, ma volendo anche in classe prima, dopo qualche mese dall’avvio dell’anno scolastico.
Si tratta di segnare giorno per giorno un pallino sul tabellone specifico (si segnano solo i giorni effettivi di scuola) e poi di andare di volta in volta a scrivere il numero di pallini corrispondenti nella tabella accanto.
I pallini rappresentano i giorni di scuola già trascorsi e a 100 giorni di scuola di solito facciamo una piccola festa!
L’idea è semplice, ma i bambini si affezionano al conteggio e quindi vogliono continuare la registrazione anche nelle classi più alte.
Inoltre si può abbinare l’attività al “countdown” per capire quanti giorni mancano alla fine della scuola. Si può dedicare un momento al conteggio sul calendario dei giorni effettivi di scuola e poi ogni volta chiedersi, ad esempio: “Se i giorni totali di scuola saranno 170 e noi siamo al giorno 95, quanti giorni mancano alla fine della scuola?”.
Trovate tutti i materiali per costruire il tabellone a questo link. consiglio di stamparli, plastificarli e poi attaccarli al muro e utilizzare per scrivere un pennarello per lavagna bianca cancellabile.
Di questa attività c’è un’ulteriore variante più adatta per la classe quarta o (meglio ancora) quinta: esprimere i giorni trascorsi di scuola anche in frazione, in numero decimale e in percentuale!
Una sfida un po’ più complessa, ma molto stimolante e adatta ai più grandi, che devono calcolare con numeri decimali.
Trovate il tabellone per le classi quarta e quinta a questo link.
Calendario
Dalla classe prima/seconda in poi.
In classe abbiamo vari tipi di calendari: il Matecalendario alla parete e due calendari perpetui da tavolo, uno in legno con i cubetti e uno di carta acquistato da Tiger moltissimi anni fa.
Gli incaricati (di solito due bambini) appena arrivano alla mattina si occupano di aggiornare i calendari perpetui e, se c’è un cambio di mese, di girare il Matecalendario.
Se finiscono in fretta, inoltre, danno una mano agli addetti del Calendario Pentamino, nel caso avessero qualche difficoltà a trovare la giusta combinazione della data.
Quando eravamo in classe seconda avevamo inoltre svolto un ricco lavoro sul calendario (che trovate documentato qui) e avevamo costruito vari strumenti che gli incaricati dovevano tenere aggiornati: la striscia delle settimane da colorare, la striscia dei mesi e quella degli anni, il calendario a strappo, le bottiglie del “fluido del tempo passato e futuro” e i calendari “ieri, oggi e domani”. In quel caso gli incaricati avevano un po’ più da fare!
Questo lavoro è stato molto utile per consolidare la conoscenza dei giorni della settimana e dei mesi e per aiutare i bambini ad orientarsi nel tempo che passava.
Calendario Pentamino
Dalla classe terza.
All’inizio della classe terza abbiamo lavorato moltissimo sulla conoscenza dei Pentamini (già i bambini li usavano per giocare fin dalla prima, ma in terza abbiamo scoperto la loro storia e analizzato per filo e per segno tutte le loro caratteristiche).
Ecco che quindi una delle prime attività proposte per lavorare con i Pentamini in modo estremamente ludico e stimolante è stata quella del Calendario Pentamino (trovate l’attività qui).
Fin dai primi giorni in cui abbiamo provato la sfida, è diventata immediatamente una divertentissima mania! Si tratta di comporre un calendario perpetuo mensile posizionando su di esso i Pentamini che devono coprire tutte le caselle, tranne quella del giorno in questione. Quindi ci sono tantissimissime soluzioni!!! Non solo una per ogni giorno, ma diverse anche per lo stesso giorno!
La sfida è molto divertente e stimolante, ma ha bisogno di un po’ di esercizio. Le prime volte infatti solo per trovare la soluzione per un giorno è possibile impiegare anche diversi minuti. Poi man mano che l’allenamento continua le abilità spaziali e logiche si potenziano e i bambini sono sempre più veloci a trovare la data.
In classe terza, subito dopo la proposta dell’attività, i bambini hanno suggerito di tenere in classe un Calendario Pentamino in modo da poterlo aggiornare giorno per giorno. Così lo abbiamo realizzato su una lavagna magnetica (trovate sempre il prototipo qui), ma siccome i pezzi fatti di piastrelline magnetiche nere erano un po’ tristi, li abbiamo rivestiti da entrambi i lati di carta leggera colorata.
All’inizio trovare la data ogni mattina era un’attività un po’ lunga e difficile perché i bambini erano ancora poco abituati alla sfida. Quindi abbiamo fatto così: abbiamo giocato tutti insieme, tutta la classe in contemporanea, ciascuno sopra al suo calendario. La consegna era quella di trovare un giorno qualsiasi, non importava quale. Appena un bambino trovava la soluzione per un giorno, veniva a registrarla su un foglio su cui avevamo stampato 31 mini tabelloni del calendario. Ad esempio, se un bambino trovava il 18, prendeva il foglio delle soluzioni e segnava la sua personale soluzione accanto al tabellone 18. Un altro bambino trovava il 25 e segnava la sua soluzione accanto al 25 e così via.
In questo modo abbiamo composto insieme il foglio delle soluzioni, che poteva essere consultato dai bambini ogni mattina in caso di necessità, se proprio non riuscivano a trovare la soluzione per quel giorno.
Bene, vi dico che cos’è successo. Il foglio delle soluzioni credo che sia stato consultato 4-5 volte in tutto. I bambini trovavano più stimolante trovare da soli la soluzione e non andare a copiarla dal foglio. Per cui questa attività li ha allenati e resi sempre più abili e svelti.
Ora che sono in classe quarta, i due incaricati del Calendario Pentamino (aiutati a volte dai due incaricati del Calendario) impiegano sì e no 2 minuti al massimo per completare la data giornaliera! Un ottimo risultato!
Giusto un paio di indicazioni per approfondire questa attività quotidiana che è super interessante e divertente: trovate anche l’attività del Calendario Pentamino con già la scheda utile per la registrazione delle 31 soluzioni sul libro La Matematica con i Pentamini 3, a pag. 27 e 28. Inoltre sulla Guida Dodici 18 trovate il racconto dell’attività e altre curiose varianti per creare con Tetramini e Pentamini ulteriori calendari perpetui per segnare i mesi e i giorni della settimana.
Tempo e temperatura
Dalla classe prima/seconda in poi.
Ogni mattina due incaricati si occupano di registrare il tempo atmosferico (attività svolta fin dalla classe prima) e la temperatura (attività iniziata in classe terza), leggendo un maxi termometro che sta appeso esternamente al vetro della finestra e che i bambini possono osservare anche senza aprirla.
Utilizzano i fogli di registrazione che potete scaricare a questo link.
Questa attività è utile per abituare i bambini a lavorare su una semplice raccolta di dati e può essere un interessante strumento per realizzare alla fine dell’anno scolastico o all’inizio di quello successivo una statistica e una rielaborazione dei dati raccolti durante l’anno. Ad esempio noi a fine terza abbiamo realizzato degli istogrammi che rappresentavano le condizioni metereologiche, facendo anche dei riferimenti alle stagioni (ad esempio: in autunno ci sono stati più giorni di pioggia) e un grafico a diagramma cartesiano per mostrare l’andamento della temperatura durante l’anno (in questo caso per semplificare il lavoro abbiamo utilizzato solo dei campioni dei dati, altrimenti sarebbe stato un lavoro troppo lungo). Ma in quarta e quinta si può ad esempio lavorare sulla temperatura media, sui numeri relativi se la temperatura dovesse scendere sotto lo zero e così via.
Prima di introdurre la registrazione della temperatura poi, in scienze ci siamo soffermati sullo studio del termometro, su come si legge e quale sia la scala per misurare la temperatura e sulla sua storia. Nei giorni particolarmente caldi o freddi i bambini consultano liberamente il termometro anche in momenti non strutturati per capire qual era la temperatura. Inoltre abbiamo anche due termometri che registrano la temperatura interna dell’aula.
La data numerica
Dalla classe prima/seconda in poi.
Questa è un’attività che si può svolgere dopo gli incarichi mattutini, nel momento in cui si prende il quaderno. Noi siamo soliti scrivere sul quaderno (che è un po’ come il nostro diario di bordo) la data del giorno, per ricordare quando è stata svolta un’attività che vogliamo registrare.
Quando i bambini sono molto piccoli scriviamo la data in parola, per poi passare alla data in formato numerico che, come dico sempre, è la data più matematica e veloce che c’è!
Ma si può associare alla scrittura della data un’attività stimolante che può aiutare i bambini a riflettere e ragionare sui numeri che conoscono: scrivere la data del giorno (il numero) in maniera non convenzionale.
Ad esempio la data può essere scritta come 12 + 4 per dire che oggi è il 16. Oppure con 5 x 4 per dire che oggi è il 20. O con 18/3 per dire che oggi è il 6.
Si inizia in modo guidato con qualche esempio molto semplice, ma state a vedere e…i vostri bambini in breve tempo utilizzeranno tutta la loro fantasia per inventare un modo creativo, bizzarro e straordinario per esprimere il numero del giorno! Anche sfidandosi in calcoli più complessi di quelli che di solito sono abituati a fare!
Questa attività stimola le abilità di calcolo e di scomposizione numerica. Normalmente nei calcoli i bambini partono dall’operazione per arrivare al risultato. Qui invece hanno già il risultato e devono inventare un’operazione corrispondente: molto più interessante dal punto di vista delle abilità messe in gioco!
Ricercatore
Dalla classe seconda/terza in poi.
In classe terza abbiamo istituito un nuovo incarico mattutino: il ricercatore.
Due bambini sono gli incaricati ricercatori e hanno questo compito: in classe abbiamo una piccola biblioteca di libri scientifici (alcuni mooooolto vecchi, ma sempre super interessanti e ricchi di belle immagini) che riguardano vari argomenti: animali, piante, corpo umano, insetti, universo, minerali e rocce e così via.
I ricercatori devono scegliere un libro, sfogliarlo e trovare una notizia o un argomento particolare (breve, massimo una pagina) da leggere quando prende avvio l’attività.
Nel momento in cui tutti i bambini hanno svolto i loro incarichi mattutini e si sono seduti al posto (nel giro di 5-10 minuti al massimo da quando sono arrivati), i ricercatori portano a me il libro da cui hanno scelto la pagina o il trafiletto da scoprire e me lo fanno leggere.
Spesso le notizie riguardano la descrizione di un animale o le curiosità su qualche essere vivente. Ma in certi periodi ci dedichiamo a uno specifico argomento. Ad esempio ora in classe quinta chiederò ai bambini di cercare informazioni sui libri che riguardano il corpo umano oppure l’universo, per approfondire i contenuti che andranno a studiare nelle ore di scienze.
Questa lettura è sempre molto breve (circa 5 minuti). La effettuo quasi sempre io (solo a volte chiedono di leggere loro all’intera classe), perché per i bambini è un momento di ascolto rassicurante e piacevole, se fatto da un adulto che può spiegare anche quello che loro non capiscono.
E’ un appuntamento giornaliero con una novità. Una notizia da scoprire. Un momento per iniziare a prendere la giusta concentrazione e prepararsi alla lezione che inizierà subito dopo.
Inoltre in classe noi abbiamo la scatola delle domande e la bacheca dei curiosi. I bambini fin da quando sono piccoli imbucano nella scatola le loro curiosità o domande scientifiche e poi piano piano cerchiamo di rispondere e appendiamo la risposta sulla bacheca dei curiosi (che, ripeto, è in condivisione con tutte e tre le classi quindi tutti possono andare a visualizzarla).
I ricercatori possono scegliere, in alternativa alla lettura del libro, di andare a pescare una domanda dalla scatola delle domande e di esporla a tutta la classe. Insieme la leggiamo, proviamo a fare ipotesi sulla risposta e poi con la lim io vado a consultare siti scientifici particolari che trovino una risposta semplice alla domanda scelta. Qualche volta ci facciamo aiutare anche dall’intelligenza artificiale, ma poi andiamo a consultare sempre i siti che riporta come fonte, per capire se la spiegazione è adeguata. Infine, quando abbiamo trovato una risposta semplice ed esplicativa, la stampiamo e andiamo ad appenderla sulla Bacheca dei curiosi in modo che anche i compagni delle altre classi possano leggere la risposta.
Questo lavoro che svolgiamo insieme, seppure breve, è utilissimo perché aiuta i bambini a svolgere una breve ricerca e a scegliere le fonti attendibili. Usiamo il motore di ricerca o Chat GPT, ma poi andiamo a consultare le fonti che ci propone per capire se la risposta è corretta. Oppure direttamente andiamo a cercare la notizia su siti specifici, che trattano l’argomento della domanda. E’ un’attività che li prepara, in maniera guidata, a svolgere delle vere e proprie ricerche autonome sapendo discriminare le fake news dalle notizie vere: è sempre fondamentale infatti andare alla ricerca di fonti scientifiche attendibili, prima di farsi un’opinione che può anche essere sbagliata.
Piante e animali
Dalla classe prima in poi.
Nell’Aula Universo abbiamo due acquari con i pesciolini e ultimamente anche degli insetti stecco. Inoltre sono transitati più tipi di bruchi da sfamare che poi si sono trasformati in meravigliose farfalle e anche i pulcini che sono nati nella nostra incubatrice (vi parlerò con più cura di queste meravigliose esperienze in post dedicati!).
Inoltre, appena fuori dall’aula abbiamo una mini serra con alcune piante che “coltiviamo” in alcuni momenti dell’anno. L’abbiamo dovuta mettere fuori in corridoio perché nella nostra classe per motivi di sicurezza nei momenti in cui la scuola è chiusa le tapparelle devono essere abbassate e quindi il sabato e la domenica le piante rimarrebbero al buio. Nel corridoio che dà verso il cortiletto interno non ci sono tapparelle, quindi le piante sono in un posto sempre illuminato.
Due incaricati ogni mattina si occupano di dare da mangiare agli animali e di dare un po’ d’acqua alle piantine.
Normalmente devono dare qualche scaglia di mangime ai pesciolini dei due acquari e foglie fresche agli insetti stecco ed eventualmente ai bruchi. E poi si recano in corridoio davanti all’aula e innaffiano le piantine.
Queste attività di cura sono fondamentali per far rendere conto i bambini di cosa vuol dire allevare degli esseri viventi. Non sono solo belli da vedere, ma hanno anche bisogno di essere accuditi per stare bene e crescere.
Animali sulla parete
Dalla classe prima in poi.
Di solito di questo compito si occupano i ricercatori o gli addetti al calendario.
In Aula Universo abbiamo una piccola parete dove sono appesi alcuni vecchissimi calendari scientifici, che sono stati recuperati e tenuti per le bellissime immagini di animali che contenevano. su ogni mese c’è una foto reale di un animale nel suo habitat e accanto c’è una brevissima didascalia che dice di che animale si tratta.
Siccome le pagine sono 12 per ogni calendario, settimanalmente gli incaricati vanno a girare la pagina del calendario, in modo da mostrare un animale diverso e dare alla classe un aspetto sempre nuovo. I bambini si incuriosiscono osservando gli animali e ne scoprono alcune caratteristiche (spesso infatti i ricercatori poi vanno proprio a cercare le informazioni su uno degli animali apparsi sul calendario quella settimana).
Una sfilata di animali intercambiabili che rendono i bambini curiosi e stimolati a scoprire cose in più sulla natura!
Riordinatore
Dalla classe prima in poi.
Diciamo che il riordinatore non lavora solo la mattina appena arrivato, ma tutte le volte di cui c’è bisogno. La mattina però può intervenire nel caso ci sia qualcosa da sistemare o un aiuto da dare a qualcuno.
Due incaricati riordinatori hanno il compito, per quei 15 giorni, di vigilare sull’ordine della classe: giochi da riordinare dopo l’intervallo, sistemare banchi e sedie al cambio d’aula, raccogliere cartacce dopo un lavoro di ritaglio, fare delle piccolissime pulizie (i bambini adorano questa attività!!!) e controllare la raccolta differenziata.
In classe abbiamo un piccolo angolo all’ingresso dove abbiamo appeso una mini scopa, una paletta, una spazzola e lo scottex, proprio accanto ai cestini della raccolta differenziata.
I riordinatori possono prendere questi attrezzi e utilizzarli quando vedono che la classe è un po’ da riordinare.
Nessun lavoro forzato! Questa attività è solo un “prendersi cura” dell’ambiente in cui i bambini lavorano quotidianamente. E’ una responsabilizzazione a fare delle piccole azioni (è chiaro che poi le pulizie le fanno le collaboratrici!) che tengano ordinata e pulita la classe, come deve essere qualsiasi ambiente in cui si vive. Facendo poi molte attività laboratoriali e pratiche, il riordino diventa fondamentale, altrimenti si vivrebbe nel caos!
Ci tengo a dire che il ruolo dei riordinatori è più di controllo e di coordino delle azioni da compiere: tutta la classe ha la responsabilità di tenere in ordine l’aula. I riordinatori sono un po’ quelli che ricordano agli altri che ci sono delle cose da sistemare.
Saluti
Dalla classe prima in poi.
Questa era una delle routine che faceva sempre in classe prima la maestra Anna e che mi ha colpito particolarmente da sempre.
E’ più adatta ai piccolini e poi via via nelle classi più alte può essere sostituita da altre routine più specifiche e che responsabilizzano maggiormente i bambini. Infatti noi la svolgevamo esclusivamente in classe prima.
Si tratta di incaricare 3-4 bambini di venire a salutare i compagni i primissimi minuti appena arrivati in classe con un piccolo rituale a loro scelta, ad esempio possono scegliere: una canzone da cantare tutti insieme, un albo illustrato da leggere, una notizia curiosa che è accaduta o che hanno sentito da raccontare, un balletto o dei movimenti da fare assieme e così via.
Spesso i bambini preferiscono utilizzare il corpo e propongono dei movimenti da far imitare ai compagni oppure delle strette di mano, dei batti 5, dei semplici movimenti da ripetere a specchio e così via.
E’ un breve momento iniziale divertente, che però favorisce la socializzazione, sfoga un po’ il corpo che poi si mette più tranquillo e attento alle attività da svolgere e fa entrare nel mood della mattinata: una canzone o una storia letta o un racconto possono essere l’introduzione a una proposta di lavoro e richiedono di attivare l’ascolto e la concentrazione, dei movimenti da ripetere stimolano l’attenzione visiva e scaricano le tensioni.
Vi assicuro che i bimbi incaricati dei saluti, anche se piccoli, arrivavano ogni mattina con delle belle idee originali da proporre ai compagni. a volte anche con disegni che avevano fatto e volevano mostrare o con oggetti curiosi portati da casa di cui i compagni dovevano indovinare l’uso!
Insomma, una modalità semplice e giocosa, ma efficace per iniziare la giornata serenamente e in modo accogliente!
La canzone del buongiorno
Dalla classe prima in poi.
Questa routine di solito viene svolta dopo la realizzazione dei vari incarichi da parte dei bambini, quando tutti si sono seduti e sistemati per iniziare la lezione e subito dopo aver letto le notizie riportate dai ricercatori.
E’ una delle routine più amate da sempre e ancora anche in classe quarta e quinta i bambini tornano a richiederla perché è un po’ una cosa a cui si affezionano nel tempo.
Si tratta della canzone del buongiorno. Per noi è una semplicissima canzoncina ripetitiva e quasi a cantilena che fa cantare il modo di dire “Buongiorno” in tante lingue diverse. Quando i bambini erano piccoli la canzone del buongiorno era breve e si limitava a 4 o 8 modi di dire buongiorno. Piano piano però la canzone si è allungata perché i bambini hanno iniziato a portare i modi di dire buongiorno in altre lingue, magari quelle che conoscevano i loro familiari o quelle che si parlavano nel luogo dove andavano in vacanza oppure semplicemente ricercavano con il traduttore a casa una lingua di uno stato lontano e la scrivevano su un foglio.
Ad oggi, alla fine della classe quarta, sulle pareti dell’Aula Universo sono appesi più di 50 modi diversi per dire Buongiorno!
La canzone ogni tanto la cantiamo ancora, non tutti i giorni, ma quando sentiamo un po’ di nostalgia! E ovviamente lunga com’è richiede qualche minuto in più di quando eravamo in classe prima o seconda! Però è un rituale che come vi dicevo li rilassa molto, li diverte…e li fa tornare un po’ piccini!
Noi abbiamo questa semplice canzone, ma qualsiasi canzone va bene per cominciare la giornata con un po’ di musica e ritmo!
La storia del buongiorno
Dalla classe prima in poi.
Anche questa è una routine che svolgiamo solo saltuariamente, in alternativa alla canzone e a volte anche in alternativa alla lettura della notizia dei ricercatori.
Iniziare un’attività didattica con una storia è sempre un’ottima idea!
L’ascolto di una storia stimola la concentrazione, l’attenzione, la fantasia e l’immaginazione e permette ai bambini di rilassarsi per entrare a poco a poco nell’attività.
Alcune volte le attività che svolgiamo prendono l’avvio da una storia, un albo illustrato, un capitolo di un libro a puntate, un racconto di una storia vera di vita, ad esempio quella di un matematico o uno scienziato. Questo è un momento prezioso che dà l’avvio alla proposta e li fa immedesimare nella situazione.
Potreste pensare che la lettura di un libro sia un’attività più legata all’italiano che alla matematica e alle scienze. Non è vero: va benissimo anche in queste discipline! Non solo: spesso i libri che scegliamo di leggere (anche solo parzialmente, per poi rimanere a disposizione dei bambini durante i momenti liberi) sono libri scientifici, adatti ai bambini e che magari riguardano un argomento che stiamo affrontando. Ad esempio quando abbiamo fatto nascere i pulcini nell’incubatrice il nostro libro era il Gallinario che leggevamo pagina dopo pagina nell’attesa di vedere schiudersi le uova.
Questo permette ai bambini anche di scoprire che non esistono solo libri di narrativa (che di solito sono quelli maggiormente proposti ai più piccoli), ma anche testi scientifici semplici, che si occupano di far scoprire determinati argomenti e che non vanno per forza letti seguendo un ordine prestabilito, ma dei quali è possibile leggere le pagine anche in modo non ordinato o concentrarsi solamente su quelle di maggiore interesse.
Dedicare 10 minuti alla lettura è sempre una piacevole routine, che i bambini adorano!
365 pinguini
Dalla classe seconda/terza in poi.
Da routine nasce routine…e quest’ultima proposta è nata proprio dalla lettura di un albo illustrato che abbiamo scelto di fare in classe terza e che è poi entrata a far parte della nostra quotidianità.
L’albo in questione è Trecentosessantacinque Pinguini e lo abbiamo letto per la prima volta a gennaio della classe terza, per inaugurare i 365 giorni dell’anno con questa divertente storia! Dalla lettura della storia sono nate alcune interessanti attività matematiche di conteggio dei pinguini durante l’anno e di problematizzazione dell’assurda situazione della famiglia che li ospitava. Quando abbiamo contato i pinguini che ci sarebbero stati in quella casa mese per mese e in particolare quando sarebbe arrivato il pinguino numero 100, un bambino ha detto: “Segniamolo sul calendario!”.
Così mi è venuta un’idea: dedicare un calendario…ai pinguini! Che in realtà voleva dire fare un’attività di conteggio che poteva facilmente trasformarsi in un pretesto per far fare dei calcoli veloci ai bambini, dato che si erano già esercitati a leggere il calendario.
Quindi abbiamo appeso in classe un calendario nuovo e dedicato, normalissimo (per renderlo ancora più a tema ne ho acquistato uno con le immagini dei pinguini!) e ho preparato questa scheda con 365 pinguini numerati.
Ogni mattina i due bambini incaricati del calendario pinguino vanno a prendere da una busta trasparente le schede con i pinguini, ritagliano il pinguino con il numero del giorno e lo incollano nella casellina del calendario.
In questo modo divertente loro sanno “a che pinguino” sono arrivati e quindi a quale giorno dell’anno. E io ogni tanto posso chiedere loro: quanti giorni sono passati dall’inizio dell’anno? Quanti ne mancano alla fine dell’anno? quanti giorni mancano all’arrivo del pinguino dalle zampe blu?
Una simpatica routine che i bambini non hanno voluto più abbandonare neanche da più grandi!
Vi sono piaciute le nostre routine matematico-scientifiche che realizziamo nell’Aula Universo?
Ne metterete in pratica anche voi qualcuna?
O quali altre routine mattutine realizzate durante l’anno?

2 Comments
Stupendi! Bellissime idee e molto funzionali 🥰
Le attività mi sono piaciute molto! Quest’anno riprendo la prima dopo diversi anni e penso che ne utilizzerò diverse: grazie!